Lisa

Çalan

Sono nata il 12 gennaio 1988 a Diyarbakır, in una famiglia curda di undici figli politicamente attiva. Ho avuto un'infanzia difficile a causa della continua oppressione dello Stato nei confronti dei curdi.
Poiché ai curdi era negato il diritto all'istruzione nella loro lingua madre, ho lasciato la scuola dopo il liceo, rifiutandomi di ricevere un'istruzione in turco.
Fin da bambina sognavo di diventare una regista e di realizzare film nella mia lingua. Con questo obiettivo ho studiato cinema al Conservatorio Aram Tigran City, fondato dal Comune metropolitano di Diyarbakır, che svolgeva la sua attività culturale in lingua curda.
Durante gli studi ho iniziato a partecipare a progetti cinematografici. Nel 2013 ho diretto il mio primo cortometraggio, Zimanê Çîya, nell'ambito del movimento cinematografico di resistenza.
Mentre mi impegnavo a realizzare film incentrati sui diritti umani, ho perso entrambe le gambe nell'attentato dinamitardo dell'ISIS compiuto il 5 giugno 2015 durante il comizio elettorale del Partito Democratico dei Popoli a Diyarbakır. Dopo un lungo processo di cura, ho ripreso a partecipare a progetti e festival.
Attualmente lavoro nel campo degli studi cinematografici e dei festival presso la Middle East Cinema Academy. Per quattro anni ho fatto parte del comitato di visione del Filmmor Women's Film Festival. Insieme alla Rosa Women's Association, ho partecipato al progetto The Purple Meridians (2020-2023), che ha riunito gruppi di registe femministe provenienti da tre paesi. Nonostante l'intenso impegno richiesto dalla ricerca di giustizia e dal raccontare la mia, o meglio, la nostra storia attraverso la mia macchina da presa, nel 2021 ho completato il mio film in realtà virtuale Siseban. Sono la direttrice del terzo Amed Kurdish Film Festival e coordinatrice del nono FilmAmed International Documentary Film Festival. Attualmente sto collaborando con un regista messicano ad un documentario sulla mia biografia.